Quando si sente parlare di corsa lenta ad alcuni podisti viene il “prurito”.
Cerchiamo di fare chiarezza, non entrando troppo sul tecnicismo, e considerando che ogni età ha bisogno di diversi recuperi.
Per corsa lenta ci sono diversi parametri che la possono inquadrare meglio, c è chi utilizza la soglia del battito cardiaco (ad esempio correre sotto la soglia di circa 125 bpm), altri invece che si basano sul ritmo di corsa in gara e ci tolgono circa 1 minuto / 1 minuto e mezzo al km.
Oltre a questi parametri possiamo aggiungerne uno ancora più importante; l’ascolto delle proprie sensazioni.
Ogni buon allenatore di mezzo fondo cerca di far capire al proprio atleta che la corsa lenta è la base di ogni programmazione, perché e’ veramente importante recuperare per poter migliorare le proprie performance in gara.
Purtroppo è un argomento troppo sottovalutato nel mondo della corsa; la maggior parte dei runners non la riesce quasi mai a fare, pensando che spingere ogni giorno rincorrendosi tra di loro sia la soluzione per diventare più forti. Così facendo non capiscono che stanno gareggiando ogni giorno facendo tutti allenamenti ad alta intensità che non permettono all’organismo di recuperare e rigenerarsi perché lavorano in continuazione su soglie alte di capacità lattacida.
Questo breve articolo cerca di far capire anche ai più sordi che per andare forte bisogna saper andare piano!
